VENDITA AFFITTO
13 maggio 2020 / 16:41

DOVE CONVIENE INVESTIRE NEL MERCATO IMMOBILIARE ?

Dove investire nel mercato immobiliare ?

 

 

Compra casa dove più conviene:

 

Siccome la valutazioni che ognuno di noi deve fare sul mercato immobiliare nel 2020 vertono sulle possibilità che questo settore riserva per gli investitori, bisogna necessariamente soffermare la propria analisi su aspetti come: prezzi delle case, tipo di investimento che è possibile fare per ognuna di esse e profitto che se ne può trarre in un’ottica di business immobiliare solido e duraturo.

Il real estate business, del resto, è incentrato su come costruire il proprio patrimonio immobiliare in maniera saggia e scrupolosa. Gli investimenti immobiliari, infatti, possono rappresentare un investimento sicuro solo se fatti secondo criteri e considerazioni tipiche di investitori esperti che sanno bene come investire nel mattone nel lungo periodo.

Analizziamo allora il settore immobiliare in un’ottica che ci permetta di definire dove sia conveniente investire e secondo quali metri di giudizio, tenendo conto dell’andamento del mercato degli ultimi anni.

 

 

Grandi città, grandi case:

 

Secondo recenti analisi di mercato, il prossimo periodo vedrà una riduzione della compravendita immobiliare con un conseguente calo dei prezzi degli immobili, quantificato tra l’1% e il 3%, entro il 2021.

Come abbiamo visto nella Guida agli Investimenti Immobiliari “crisi” non è sinonimo di perdita, anzi: da un punto di vista degli investimenti, una crisi di mercato rappresenta il periodo in cui gli acquisti permettono di consolidare un vantaggioso patrimonio immobiliare e ottimizzare i propri guadagni.

Immobili che presentano determinate caratteristiche manterranno tuttavia valori più elevati nonostante questo trend generale di calo dei prezzi.

L’epoca del Coronavirus ha creato una coscienza condivisa inducendo le persone a una radicale rivalutazione di quelli che sono i requisiti necessari di una abitazione in grado di soddisfare le esigenze moderne e ogni aspettativa in termini di comfort.

La fase di lockdown mondiale, e il conseguente confino all’interno delle mura domestiche, ha imposto questa rivalutazione in particolare circa: metri quadri delle abitazioni in proporzione al numero di conviventi e al loro rapporto, quantità, tipologia e disposizione delle stanze, area abitativa di appartenenza.

Sotto quest’ultimo aspetto pur nascendo una rivalutazione sempre più favorevole delle aree periferiche, le zone centrali, e in linea generale le aree urbane, restano quelle più apprezzate.

Le realtà abitative minori, inoltre, saranno quelle che soffriranno maggiormente nel breve periodo lasciando spazio a edifici più strutturati e possibilmente dotati di zone esterne confortevoli ed estese.

Il periodo post covid 19, quindi, si caratterizzerà per un interesse degli acquirenti sempre più rivolto a spazi maggiori in casa e all’esterno di essa e li vedrà sicuramente acquistare immobili più confortevoli sotto questo aspetto.

Verranno quindi valorizzate aree della casa dedicate allo smart working organizzando spazi in cui posizionare scrivanie con postazioni pc per il lavoro da remoto e zone della casa (o del giardino) in cui dedicarsi all’attività fisica o al relax, piuttosto che al divertimento dei più piccoli, in base a quelle che sono le esigenze legate alle varie realtà famigliari.

Al di là della tipologia della struttura abitativa, i grandi centri cittadini saranno il denominatore comune che permetterà di fornire una risposta concreta ai moderni investitori che dovranno puntare sempre più su grandi città e su abitazioni di alta qualità sotto vari aspetti, in particolare come già evidenziato, quello del comfort.

Saranno quindi valorizzati gli immobili residenziali delle grandi città sia per quanto riguarda gli affitti brevi che per rapporti di locazione più duraturi e anche gli immobili commerciali, che troveranno sempre maggior considerazione nei maggiori poli commerciali d’Italia.

A questo punto aumentiamo il focus sull’argomento e passiamo al prossimo aspetto.

 

 

Quali sono le migliori città italiane dove investire nell’immobiliare?

 

Come evidenziato, gli acquirenti che acquistavano casa in questi ultimi anni, con tutta probabilità, saranno differenti da quelli che lo faranno nel periodo a venire.

In molti casi può essere che conoscenze di settore legate all’analisi delle località per elaborare un rapporto di domanda e offerta, previsioni sui prezzi e prospettive di guadagno non siano più sufficienti a determinare un investimento immobiliare sicuro.

Al giorno d’oggi tutto ciò rappresenta certamente una buona base di partenza, insieme alla capacità di effettuare calcoli previsionali sui guadagni come mostrato nella Guida agli Investimenti Immobiliari. Manca tuttavia un aspetto, sicuramente funzionale in passato per sviluppare un buon fiuto per gli affari ma che oggi è divenuto addirittura fondamentale, e cioè la capacità di compiere osservazioni in un ottica trasversale, basata su un’analisi di differenti ambiti d’interesse.

L’investitore immobiliare perfetto è quindi un esperto non solo del settore immobiliare ma anche di quello finanziario, legale e amministrativo nonché attento osservatore della società in un contesto attuale e dettagliato.

Dopo questa introduzione possiamo soddisfare i dubbi di chi ben sa che uno dei primi aspetti per l’acquisto di molti immobili è la località su cui investire il proprio capitale.

Se vogliamo analizzare le migliori città italiane su cui investire possiamo prendere in esame risultati statistici piuttosto attendibili che mostrano città costiere e dell’entroterra contendersi i primi posti della classifica da nord a sud. Con il maggior ritorno sul capitale risulteranno, forse a sorpresa o forse no, città come: Trapani, Lecce, Perugia, Urbino, Trieste, Verona per citarne alcune. Seguono: Asti, Tropea, Como, Siracusa e Venezia.

Ma, in un ottica globale, prima di valutare le specifiche località bisogna porre la propria attenzione ad altri aspetti.

Innanzitutto, come anticipato, la crisi di mercato ha portato a un abbassamento generale dei prezzi ma, da quanto annunciato, le banche centrali di tutto il mondo in risposta manterranno per prestiti finanziari tassi d’interesse bassi, interessi che nella zona euro si protrarranno fino al 2022.

La storia ci insegna come ciò possa essere molto probabilmente un segno che, una volta terminato un periodo critico come quello che stiamo vivendo, la ripresa di questo settore possa essere decisa e certamente appoggiata da manovre che incentivino il turismo.

 

 

Conclusioni

 

Abbiamo visto in che direzione il mercato immobiliare si stia muovendo per quanto riguarda le esigenze di chi compra casa, sia da un punto di vista legato al tipo di immobile che dall’area in cui si posiziona (periferia o centro cittadino) fino ad arrivare alla località esatta in cui si trova.

Dal lato investimenti su immobili commerciali, città come Milano e Roma hanno ancora un’importante voce in capitolo per tutte quelle attività che risultano meno colpite dall’emergenza epidemiologica. In calo nel breve periodo le città turistiche, anche se è auspicabile un’inversione di rotta sulla quale si può decidere di riporre tutta la propria fiducia.

Restano sicuramente più interessanti le grandi città italiane in grado di coniugare i vari aspetti fino a qui evidenziati quali: (oltre alle già citate Roma e Milano) Firenze, Napoli, Torino, Parma, Mantova e Bologna.

 

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