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Antico borgo situato nell’area più orientale delle Cinque Terre, Riomaggiore è tra le realtà più caratteristiche della zona. Questo è dovuto soprattutto ai tipici colori vivaci che contraddistinguono le storiche case-torri genovesi.
La storia di Riomaggiore è antica e risale direttamente all’VII secolo. Una leggenda tramandata oralmente fra i suoi abitanti sostiene che un gruppo di profughi greci, raggiunse Montenero e qui fondò i primi insediamenti collinari.
Solo successivamente, quando la Repubblica di Genova di espanse, la percezione di una maggiore tranquillità e sicurezza diede modo agli abitanti di scendere verso i mari e creare, intorno all’anno 1000 il borgo che conosciamo oggi.
Il nome Riomaggiore deriva da Rivus Major, il torrente su cui è stata successivamente costruita la via principale.
Le prime notizie certe che riguardano questo borgo risalgono al 1276, quando i Fischi cedettero Riomaggiore alla Repubblica di Genova.
E’ proprio grazie a Genova che inizia un periodo estremamente florido: ampi commerci e un importante sviluppo commerciale.
Intorno alla seconda metà del XI secolo iniziano ad essere costruite importanti opere che ancora oggi troviamo a Riomaggiore. Primo fra tutto il suo castello, denominato anche di Cericcò, inizialmente costruito a scopo difensivo.
Nel corso della dominazione napoleonica, il castello fu convertito in un cimitero, mentre oggi viene utilizzato dall’amministrazione locale come centro culturale, aperto al pubblico.
Uno dei percorsi liguri più famosi, il sentiero azzurro è lungo circa 12 Km e collega tutte le Cinque Terre: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare: patrimonio dell’Unesco.
E’ un tragitto spettacolare che unisce storia e natura, la cui vista a strapiombo sul mare emoziona chiunque decida di percorrerlo.
Lungo il percorso che va da Riomaggiore a Vernazza si possono ammirare particolaritá della zona. Dalle pieghe delle arenarie di Riomaggiore fino alle tipiche case di Manarola lungo la “Via dell’Amore”. Superata la Chiesa di San Pietro e salita la famosa scalinata Lardarina con i suoi 380 scalini si giungerà direttamente al borgo di Corniglia.
Qui, dopo aver percorso ulivi tipici della zona, si raggiunge Vernazza, caratterizzata dai suoi bassi pergolati protetti dai venti.
L’ultima parte del percorso collega la conca dell’Acquapendente, con i suoi limoni e vigneti, all’ultimo borgo delle Cinque Terre: Monterosso a Mare.
Unico nel suo genere, il sentiero azzurro è ideale per chi non teme lunghe passeggiate percorrendo chilometri di scogliera che verranno ripagati da una vista incredibile su tutta la costa delle Cinque Terre.
Itinerario che parte da Riomaggiore e raggiunge Monterosso, la Via dei Santuari deve il suo nome al fatto che ogni borgo dell Cinque Terre abbia il suo santuario di riferimento, tutti raggiungibili attraverso strade, sentieri e mulattiere.
La prima tappa collega Riomaggiore e il Santuario di Nostra Signora di Montenero. E’ un percorso che dura circa un’ora e attraversa vigneti terrazzati con vista su tutto il Golfo delle Cinque Terre. Il Santuario si trova a 340 metri di altitudine e al suo interno conserva un’immagine sacra della Vergine. Secondo una leggenda sarebbe stata portata qui proprio da profughi greci in fuga da Leone III di Bisanzio. Dopo varie opere di ristrutturazione, il Santuario, come lo possiamo ammirare oggi, venne concluso nel 1800 ed è unicamente raggiungibile tramite sentieri.
La seconda tappa inizia a Manarola e giunge al Santuario di Nostra Signora della Salute dopo circa 2 Km, a Volastra, una frazione del comune di Riomaggiore. Percorrendo la mulattiera si costeggiano le migliori zone viticole delle Cinque Terre che portano al Santuario, al cui interno è venerata l’immagine della Madonna.
La terza tappa va da Corniglia al Santuario di Nostra Signora delle Grazie, di recente costruzione a quasi 400 metri sopra Corniglia. Il percorso è lungo circa 3 Km per una durata di 1 ora e trenta. Secondo una leggenda, intorno al 1700, gli abitanti di Corniglia si erano recati presso il Santuario per restaurare una rappresentazione della Madonna, ma miracolosamente la ritrovarono intatta, senza bisogno di alcun ritocco.
La quarta tappa collega Vernazza al Santuario di Nostra Signora di Reggio attraverso uno dei percorsi più verticali e suggestivi del territorio, lungo circa 2 Km. Il Santuario si trova in uno spiazzale ricco di vegetazione: ippocastani, cedri e un cipresso secolare, che rende l’area ancora più preziosa. La facciata è l’unico riferimento romanico della Chiesa, mentre gli interni sono riconducibili all’era barocca. Vi viene venerata la Madonna Nera con Bambino, questo in seguito a innumerevoli guarigioni verificatesi intorno alla prima metà del 1600.
L’ultima tappa della via dei Santuari va da Monterosso al Santuario di Nostra Signora di Soviore, attraverso mulattiere e boschi con alberi di leccio secolari. E’ il più antico Santuario situato nel territorio ligure e nel corso della Peste Nera (1348) ricoprì un ruolo fondamentale come ricovero dei pellegrini. Il percorso che porta al Santuario arriva a quasi 500 metri di altitudine e negli anni è stato modificato più volte.
Percorrere la via dei Santuari è il modo migliore per scoprire straordinari luoghi ricchi di storia e leggende secolari, immersi nella natura, e circondati da panorami mozzafiato. E’ un sentiero fra terra, mare e cielo che porta i visitatori a immergersi in una Liguria segreta, affacciata sul mare e pronta a lasciarti senza fiato.
Riomaggiore mostra così di essere l’ideale punto di partenza per scoprire tutte le Cinque Terre. Non è necessario essere escursionisti esperti per percorrere questi tragitti, serve solo curiosità e voglia di scoprire territori naturali di inestimabile valore culturale, storico e anche spirituale.
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